CQWW 160
SSB cronache dalla Morea by IQ3GA
(ovvero le avventure semi-serie
dello sparuto gruppetto che bazzicava in quelle lande durante i giorni del
contest)
Opportune
precauzioni d’uso
- Se
l’obbiettivo è l’abbuffata finale, lasciate perdere questo
contest, oltre ad aver ingurgitato una dannosa quantità di proteine, per
riprendere il vostro aspetto migliore sarete costretti ad indossare un’aderente
e serica tutina e percorrere svariati kilometri per smaltire
la pantagruelica quantità ingerita.
- Se
dopo decenni di attività radio ai massimi livelli
scegliete il dipolo a “V” invertita posizionato a 16/17 metri dal suolo come
antenna per questo contest, lasciate
perdere, potrebbe essere solo utile per dissolvere la nebbia che ristagna sopra
la vostra stazione. In questo particolare contest l’utilizzo migliore del
dipolo così basso è come antenna ricevente purché si provveda a de-sintonizzare
l’antenna trasmittente e viceversa, ma qui il discorso si complica e allora,
meglio lasciar perdere comunque.
- Se
la strategia prevede di fare il maggior numero di QSO, e a fine contest vi
chiedete se 400 o 500 è
un quantitativo ideale, sicuramente vi siete dimenticati di osservare quella
finestrella del programma che gestiva il contest che avete posizionato in
basso, o in alto, a destra o a sinistra, dipende dai gusti. Stava calcolando il punteggio totale, e credetemi nei contest WW editi da CQ sale molto ma molto
lentamente se non aggiungete qualche nuovo moltiplicatore.
- Se
volete partecipare nella categoria multi-operatore e
siete preoccupati di gestire un numero esiguo di operatori, ricordatevi di chi
partecipa al contest nella categoria singolo ottenendo punteggi migliori. Se
potete disporre di un nutrito gruppo, non utilizzateli
contemporaneamente per ricevere, dettare e scrivere, o per emettere oracoli
scrutando schermi fluorescenti.
- Se
avete a disposizione l’ultimo ritrovato della scienza e della tecnica radio e
ne decantate le caratteristiche, la forma sinuosa , le
manopole argentee, vi dimenticate che saranno la capacità, e la determinazione
dell’operatore che lo dovrà usare, le doti vincenti per ottenere dei risultati.
Composizione
Non ricordo a chi è venuta
l’insana idea di partecipare al CQWW
Che tipo di
antenne verticali useremo?
Una è già allestita, si tratta della verticale ¼ di lambda che uso
per la banda degli
E un classico dipolo
orizzontale o a “V” invertita?
Un dipolo dovrebbe essere sistemato molto in alto per avere angoli
di radiazione utili al nostro contest, il grosso delle
stazioni è rappresentato da Europei nel range di
Come funzionano le due
antenne?
In configurazione “broadside” per ottenere il massimo guadagno,
3,8 DB rispetto ad una verticale singola, le due antenne vengono
spaziate di ½ lambda e alimentate contemporaneamente (in phase) e i lobi di
radiazione che si ottengono sono perpendicolari all’asse delle antenne, per la
versione “endfire” la spaziatura varia da ¼ a 1/8 di lambda. Per indirizzare la radiazione verso
una particolare direzione si usa alimentare un’antenna con un certo ritardo
(out of phase), il lobo che si ottiene è un cardioide in linea con le due
antenne, con un nullo pronunciato nel retro, e il guadagno è circa 4,5 DB
rispetto ad un’antenna singola. Le maggiori esperienze arrivano dai
radioamatori statunitensi, in Europa c’è ON4UN Devoldere che raccoglie e
condensa nel suo volume, LOW BAND DX’ ING tutte le
novità nelle bande 160, 80,
La settimana che precede il
contest si annuncia con tempo stabile e bello. Lunedì
IZ3ALF Claudio e IZ3DVU Giampiero si mettono d’accordo per la
stesa dei radiali, l’installazione e taratura delle due antenne, nel pomeriggio
dovrebbe aggiungersi anche IZ3QHB Luca. Completate alcune misure e posizionati i basamenti per le due verticali inizia la posa dei radiali,
i fili di acciaio che sostengono i vigneti obbligano a chinarsi continuamente,
è una bella ginnastica, ad un certo punto un’esclamazione seguita da lamentele
cattura l’attenzione, da un filare esce IZ3DVU Giampiero con un vasto squarcio
nei pantaloni. Per adattare la sua statura sotto i filari, è obbligato a delle
spaccate e il risultato tra l’ ilarità e le battute
ironiche è visibile a tutti.
IZ3DVU a sinistra e IZ3QHB al completamento della posa radiali, provate a contarli
nell’immagine a sinistra. Dopo aver assemblato le antenne procediamo alla loro
taratura, devono essere uguali, e per evitare interazioni fra loro va eseguita
su una verticale alla volta,
con l’altra antenna ammainata o de-sintonizzata. Con il circuito di accordo alla base la taratura è semplice e veloce,
l’impedenza per ciascuna antenna alla frequenza di risonanza è di 35/36 OHM
reattanza zero, valore tipico di una verticale full ¼ di lambda.
Quando alzate, il valore, per l’accoppiamento mutuo,
scende a circa 30 OHM reattanza sempre zero, come risulta dagli abachi del
volume di ON4UN per due antenne spaziate di 1/8 di
lambda. Il giorno seguente l’ALF provvede a tagliare
le due linee di alimentazione (157°) e la linea di ritardo (39°), è importante
accertare se il cavo coassiale impiegato, RG 213, abbia il fattore di velocità
indicato dal costruttore, in questo viene d’aiuto il MFJ 259B. Un valore
diverso provocherebbe un’errata misura delle linee e
del ritardo con le ovvie conseguenze. Mercoledì si provvede alla loro collocazione esattamente al centro, tra le due antenne, con
il box commutazione direzione. Ad una prima misura la risonanza è spostata
leggermente verso il basso, nulla di grave, un rapido calcolo proporzionale e
dopo aver tagliato ulteriormente il cavo, all’alimentazione comune delle due
antenne , frequenza di risonanza di 1840 KHZ, abbiamo
45 OHM con una piccola reattanza, leggera differenza verso Ovest, si presume
per una diversa altezza dei fili che sostengono un vigneto. La banda passante
disponibile entro un SWR di 2 è di circa 100 KHZ,
giovedì sera faremo un test di rapporto fronte/retro. Giovedì pomeriggio ALF e
DVU sistemano il fondo della roulotte dove sarà collocata la stazione formata
da TS 570 DG di IZ3FJZ con l’esortazione di togliere
la ruggine dovuta all’inattività, HI, un piccolo preselettore passivo,
l’indistruttibile TL 922, QARtest,
generatore Honda da circa 6 KW,
vengono stesi il cavo coax di alimentazione (
Rincuorandolo, ALF gli rammenta che ci sono 2 verticali,
antenne che trasmettono bene in ogni direzione anche se
ricevono meno bene da ogni direzione, dopo si stende in una branda
improvvisata, il prossimo turno sarà il suo e in considerazione delle energie
spese durante il giorno è opportuno riposare. Luca QHB trova una frequenza
libera e snocciola stazioni, sta adattandosi rapidamente alla situazione di
forti segnali vicini, suo compito nella strategia, il maggior numero di
stazioni.
Il
range è nell’ambito europeo per ora, talvolta l’operatore chiede il real report
per sincerarsi dell’efficienza delle antenne, è sempre abbondantemente oltre il
9, stiamo utilizzando circa 500 watts modulati, e anche con questa potenza,
probabilmente dovuto ai cavi di ridotta sezione che arrivano dal generatore, ci
sono dei pericolosi cali di tensione. Un insolita quantità
di stazioni della Grecia vengono a rispondere, 9 +20dB è il rapporto reale
passato per una conferma. Luca QHB si fa sentire con sonore imprecazioni, al
livello di noise generato da qualche stazione troppo vicina, è come una
gigantesca risacca, e ad ogni nuova entrata di stazione che ambisce ad occupare
una frequenza determina lo spostamento delle stazioni presenti in banda,
osserviamo che le stazioni arrivano sino ad oltre 1900 KHZ, noi ci teniamo la
1840 o giù di lì. L’ALF ormai sveglio fa capire a QHB che è oltre l’orario stabilito, ma Luca ci ha preso gusto ed è difficile togliere
il micro. Alle 03:15 UTC circa compito dell’ALF è
quello di fare anche nuovi moltiplicatori, il cluster è affidato alla
connessione Internet dello smartphone, e si aggiungono con facilità altri nuovi
moltiplicatori, la finestra del programma di gestione che calcola il punteggio
totale ci fa vedere quanto vale un qso e un moltiplicatore che iniziano ad
avere valori interessanti. Si è deciso di continuare finché il livello del
rumore permette ancora dei collegamenti, alle 07:00
UTC circa ALF chiude il turno con 5 nuovi moltiplicatori tra cui stazioni
americane. Basandosi sulle sue esperienze in questo contest ma in cw, afferma
che è molto più difficile farlo in fonia causa la ridotta larghezza di banda,
riprenderà nuovamente alle ore 16:30 UTC circa.
Nelle immagini le due bellezze all’opera con le linee
di alimentazione e il cavo che determina il ritardo commutabile. ALF come
stabilito alle 16:30 UTC circa, sta chiamando, anche se in questo periodo le
stazioni presenti sono poche, si tiene occupata la frequenza e qualche stazione
viene a rispondere. Con le stazioni ora più rade comprendere i nominativi diventa più semplice, bisogna rimpinguare il
punteggio complessivo e prima del turno
successivo riesce a mettere a log altri cinque nuovi moltiplicatori. Di notte
bisogna raggiungere la postazione alla luce delle torce, il
generatore ronfa poco distante, per ora tutto è filato liscio, e le
antenne fanno il loro lavoro. Arriva Giorgio IK3HMB, con una notizia, facendo
degli ascolti dalla propria abitazione, rispetto a
IQ3ME che opera dalle vicinanze, ci sono 20 DB di differenza a nostro favore,
non si conosce il set-up antenne dell’altra stazione ma è una differenza
enorme, la differenza che passa tra due verticali alimentate ed un dipolo basso. Giorgio inizia con un buon
rate, gli risponde RA9Y dalla zona 18, chissà che qualche JA, ma la
banda dei
Anche IK3HMB qualche volta perde la pazienza contro
qualche stazione troppo invadente o qualche segnalino
immerso nel QRM, ma riesce a sbrogliare le stazioni presenti. Il punteggio sale anche se lentamente, manca una connessione stabile al
cluster, e un’antenna per la ricezione, basterebbero due piccoli loop anche
passivi commutabili, ci sono svariati segnali nel sottofondo che vengono a
rispondere incentivati dal segnale generato dalle verticali, ma sono a livello
QRM ed è impossibile riuscire a collegarli. Nella notte arriva anche IZ3FJZ
Mario uno della famiglia Rivaben proprietaria del terreno a dare il proprio
sostegno. Ultimo ma non l’ultimo arriva
Giacomo IW3IE per la chiusura di questo turno,
la sua attività radio complice anche il suo lavoro è andata diradandosi,
ma confidiamo nella sua voglia di radio da troppo tempo sopita, infatti mette a
log altre stazioni americane e un pregevole ZF2 dalle Cayman Island a detta sua
anche troppo facilmente. Chiude il suo turno a 106.000 punti, non male direi considerando che manca ancora un turno, accordandosi
con ALF per una colazione, nello stesso locale la sorpresa di trovare alcuni
componenti di IQ3ME la stazione della sezione di Mestre che opera dall’oasi
LIPU di Gaggio a poca distanza. Le facce tirate da lunghi run notturni forse
delusi dal risultato finora collezionato, al contrario dei nostri operatori ben
carichi!!
Ritorna
ALF Claudio per l’ultimo turno che verrà avvicendato
da IZ3DVU Giampiero per le ultime ore, subito una sorpresa il PC non vuol saper
di accendersi, si pensa al peggio e cioè all’impossibilità di estrapolare tutto
il contest. Informato IZ3QHB Luca, fornitore del PC, si precipita con un
alimentatore di riserva sperando che il guasto si limiti a quel componente, la sorte ci assiste e il computer riparte per la
gioia dei presenti. Arriva anche Giampiero DVU che si accinge a terminare con il suo
turno il contest. Poco prima che termini il contest
QHB, e ALF si ritrovano presso la stazione per aiutare a trasportare tutto il
materiale. Un ultimo moltiplicatore quasi alla scadenza e il contest termina con il punteggio di poco superiore ai 130.000 punti,
obbiettivo non raggiunto in quanto si sperava di raggiungere i 200.000 punti,
ma ci rifaremo sicuramente il prossimo anno con un set-up ancora più maestoso e
performante. Nella notte piccole scie di luce si aggirano nei campi da quelle
parti della Morea, commenti ironici e risate accompagnano il rientro degli
operatori, chi aveva dubitato del futuro di IQ3GA
sezione di Marcon dovrà rivedere le proprie asserzioni e impegnarsi al massimo
per poter solo eguagliare le capacità dei suoi operatori.
That’s
all folks. 73 de IQ3GA