Siamo partiti con un tempo variabile con le consuete nuvole in agguato ed abbiamo impiegato circa due ore per salire passando sotto dirupi rocciosi fino alla cima accompagnati da una vista spettacolare del Civettta, Pelmo e Antelao da mozzare il fiato.
Avevo portato con me una canna da pesca per fissare la mia Fracarro 5 elementi per i 144, tuttavia l'imponderabile era in agguato, il balum auto costruito si era rotto, ma non ci siamo persi d'animo; abbiamo tentato di risaldarlo con un accendino ma con scarsi risultati.
Per fortuna che nello zaino avevo il mio consueto dipolo (auto costruito) con la canna da pesca fissata sulla croce della cima ho iniziato a collegare in 40 metri con una scarsa progazione “molto corta”.
Ho comunque collegato gli amici del VHF team, che stavano usando un apparecchiatura HF di appoggio sulla Maielletta e altre stazioni italiane.Intanto Stefano DQU come un martello con la sua antenna Miracle faceva ottimi collegamenti europei in 28 mhz.
Ho provato anche un pacco batterie auto costruito con delle “doppia AA” da 3200 A che hanno fatto il loro dovere per tutto il tempo trascorso sulla cima, con un innegabile guadagno sul peso rispetto a quelle al gel.Il tempo atmosferico intanto si era guastato e le nuvole avevano cominciato a coprire le cime, abbiamo così smontato il tutto in fretta come al solito, scendendo altrettanto velocemente ed evitando per un pelo la pioggia. 73 Andrea de IK3ITV e Stefano de Ik3DQU